Pare che navigare nel Mar Egeo sia un'impresa eccezionale, per via del Meltemi che spira in estate, e anche i più esperti velisti sostengono che veleggiare in Grecia sia molto impegnativo: prima di affrontare una qualunque traversata oceanica, in tanti suggeriscono di fare esperienza nel Mar Egeo!
Le Isole Cicladi sono tutte (o quasi) molto famose e vengono sempre (o quasi) inserite nelle proposte più gettonate di ogni operatore turistico. Sono conosciute, le Cicladi, e frequentate.
Chi non ha mai sentito parlare di Santorini, Milos e Mikonos? Chi non ha mai sognato una vacanza a Folegandros o Amorgos? Chi non vorrebbe visitare la culla della civiltà greca a Delos, a due passi da Andros e Paros? Che già solo i nomi delle isole alimentano le fantasie di ogni viaggiatore, le speranze di imbattersi in luoghi lontani, silenziosi e incontaminati... Sono isole mitiche e mitologiche, con panorami da cartolina, profumi inebrianti, chiesette bianche con le cupole blu e mari dall'acqua cristallina!
Bene, ma allora perché son così pochi ad andarci in kayak?
Il Meltemi è un vento bizzoso che può raggiungere in poco tempo forza di burrasca e che può durare anche diversi giorni (e notti, talvolta). Ma anche la Scozia è molto ventosa, e anche l'Irlanda lo è, per non parlare della Groenlandia, dove il Piterak è famoso per essere uno dei venti più impetuosi al mondo. Eppure sono tanti i pagaiatori che si avventurano per quei mari e tanti i racconti che si possono leggere sulle riviste specializzate e su internet.
Sono pochissime, invece, le informazioni che abbiamo raccolto sui viaggi in kayak alle Cicladi...
Nel lontano agosto del 1998 l'amico Marco Ferrario, in arte EkoKayak, ha trascorso otto giorni a Santorini in camper e kayak: ha pubblicato un racconto sull'allora rivista italiana "Il kayak da mare" e ha poi riportato l'esperienza sul suo blog, raccontando più in dettaglio delle tre o quattro pagaiate "andata e ritorno" programmate nel cratere, sempre lungo il versante dell'isola ridossato dal Meltemi, ed aggiungendo tante di quelle foto da far scattare la voglia di partire subito!
Non abbiamo trovato nessun'altra notizia di kayaker italiani avventuratisi nel Mar Egeo...
Paddling around with Oceanus Kayaking... |
Kayaking the Cyclades with Aegean Paddlers... |
Nick Cunliffe and Rod Feldtmann sea kayak expedition... |
Poliegos island with Sea Kayak Milos... |
Eko Kayak a Santorini in camper e kayak... |
Alcune informazioni trapelano dal sito di una delle scuole di kayak delle Cicladi, con base sull'isola di Milos.
Nel 2003 e nel 2005 sono state effettuate delle escursioni guidate in kayak tra Milos e Santorini.
Rod Feldtmann, un geologo australiano, si è trasferito a Milos nel 2000 e ha aperto una scuola di kayak, Sea Kayak Milos, operativa ancora oggi.
Oltre alle classiche escursioni giornaliere intorno all'isola, Rod ha organizzato anche alcune lunghe spedizioni guidate: una prima nell'ottobre 2003, toccando Kimolos, Poliegos, Folegandros, Sikinos, Ios ed infine Santorini, raggiunta con un'ultima traversata nella nebbia; una seconda nell'aprile 2005, meno fortunata della prima perché, dopo aver toccato alcune isole, il gruppo è rimasto bloccato dal Meltemi e si è dovuto accontentare di raggiungere Santorini con un traghetto e di visitare l'isola con un'auto a noleggio; una terza traversata "familiare", in un periodo non meglio precisato, ha avuto un preludio interessante ed una conclusione altrettanto entusiasmante.
La spedizione senza dubbio più interessante è stata quella dell'autunno 2005 con Nick Cunliffe ed altri kayaker: Rod aveva organizzato una spedizione di due settimane tra Atene e la Turchia, 500 km di pagaiate e di traversate, toccando 20 isole nel cuore del Mar Egeo. Nick è uno dei più conosciuti ed apprezzati insegnanti inglesi e ha scritto un articolo per la rivista Ocean Paddler, poi pubblicato anche sul suo blog: il titolo lascia presagire un'avventura mitica, "Aegean Odissey"...
Ecco, basta. Poi solo racconti di velisti e di turisti "terragni".
Nient'altro che riguardi il kayak da mare...
Però ci sono degli altri centri di kayak a Santorini, Anafi e Mikonos, oltre che ad Atene: tutti organizzano con la bella stagione numerose escursioni di una o più giornate intorno alle Isole Cicladi. Escursione guidate, ovviamente.
Abbiamo già preso contatto con tutti i titolari dei centri, e tutti si sono dimostrati molto disponibili, arrivando anche a proporci di pagaiare insieme per alcuni tratti. Durante il nostro viaggio incontreremo le guide di Santorini Sea Kayak e di Mikonos Sea Kayak; ritroveremo anche sia Manolis di Oceanus Kayaking (con sede nella più meridionale delle Isole Cicladi, la piccola e sperduta e paciosa Anafi) che George di Aegean Paddlers, entrambi conosciuti ad Anglesey qualche anno fa: il mondo del kayak da mare è davvero piccolo...
Sono tutti convinti, e noi con loro, che non ci sia modo migliore di visitare le isole greche: in kayak da mare! E nonostante il Meltemi!
Ciao Tatiana, dici bene, il mondo del kayak è piccolo!!
RispondiEliminaDavvero, settimana scorsa ero a pagaiare in Grecia a Cefalonia e alla scuola dove ci siamo rivolti (Seakayakingkefalonia e Odysea.gr) ti conoscevano!
Appena ho detto "io faccio kayak da mare, vengo dall'Italia..." subito hanno risposto "allora conosci Tatiana". Godsped for your paddling in aegean sea!
PS: un ricordo di quando feci il tratto da Atene a Folegandros in barca a vela (che era di soli 9 m quindi piccola ed influenzabile dal mare quasi come un kayak) sono le correnti tra le isole.
RispondiEliminaIl canale di Mikonos non riuscivamo a risalirlo a vela, boline furiose ed eravamo sempre li, ci spiegarono poi che si arriva tranquillamente a 5 nodi.
Ciao Alessandro, ci manca ancora da analizzare le correnti di superficie ed ogni informazione ė utile allo scopo.
RispondiEliminaI commenti su Facebook (1 giugno 2016):
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/tatiana.cappucci/posts/1126455637375341
Una breve storia dei viaggi in kayak alle Cicladi...
Anna Durant: WOW!
Giancarlo Gusmaroli: Ciao Tatiana, nel 2003, insieme al collega Mauro Boscari, tentammo la traversata da Rodi ad Atene in kayak da mare, ma motivi personali ci costrinsero ad un tempestivo rientro in Italia all'altezza di Sikinos. Il Meltemi ci accompagnò a lungo e fu abbastanza impegnativo nei tratti di navigazione costiera, sia sopravento che sottovento (effetto catabatico), ma normalmente dall'alba a metà giornata non era particolarmente intenso. In mare aperto sono frequenti le raffiche, ma l'onda è sempre molto lunga (nell'Egeo meridionale il fetch è tutto l'Egeo settentrionale). Buon viaggio, vi seguirò con affetto e passione :-)
[Tatiana Cappucci: Ciao Giancarlo, grazie per le informazioni: abbiamo letto su ogni portolano dei ripetuti avvisi sul Meltemi, che rinforza soprattutto sui versanti meridionali delle isole. Se siete arrivati a Sikinos da Rodi, vuol dire che avete visitato almeno Amorgos ed Ios, giusto? Pare che siano tra le isole più belle, sarebbe bello capire come son cambiate dopo oltre 10 anni... ti penseremo ;-)
Grazie ancora e a presto in acqua!]
Giancarlo Gusmaroli: Di Amorgos ricorso il meraviglioso monastero sulla roccia nel versante meridionale (senza approdi facili), di Ios ricordo la movida (nonostante avessimo l'età giusta... restammo a Ios solo il tempo necessario per fare cambusa prima di raggiungere Sikinos). Ci penseremo a vicenda! Buon vento
Alessandro De Biase: Chissà' che figata d'emozione essere lì.... ci tornate!?
[Tatiana Cappucci: Dobbiamo ancora partire, ma da quel che leggiamo ci vorremmo tornare di sicuro ;-)]